COME FUNZIONA IL SONNO
Fonte di vita: i suoi meccanismi, la sua struttura e quello che succede mentre dormiamo.
1) Cos’è il sonno e a che cosa serve
2) I cicli del sonno: struttura e durata
3) Consigli per un riposo migliore
1) COS’È IL SONNO E A COSA SERVE
Cominciamo col definire che cos’è: “Il sonno è uno stato e periodo di riposo fisico-psichico dell’uomo e degli animali, caratterizzato dalla sospensione totale o parziale della coscienza e della volontà”
Il sonno è una funzione naturale, misteriosa, delicata e spesso soggetta ad alterazioni da parte di fattori fisici, ambientali e psicologici. Rappresenta per gli organismi viventi una fase importantissima di pausa, rigenerazione per il corpo e per la mente e ci accorgiamo di quanto sia importante quando facciamo fatica a riposare adeguatamente.
Durante il sonno il corpo rallenta le sue funzioni fisiologiche: la temperatura si abbassa, il metabolismo rallenta, la pressione sanguigna si stabilizza ed il cervello ed i tessuti si rigenerano.
Attualmente sono circa 9 milioni gli italiani che soffrono di disturbi cronici legati al sonno, mentre il 45%dichiara di soffrire di un’insonnia acuta o transitoria. Alcuni dati:
- un italiano su 2 dichiara di non essere soddisfatto del proprio sonno
- a rovinare il riposo ci pensano lo stress, timori legati alla pandemia, problemi finanziari e l’immancabile smartphone utilizzato quando si è a letto
- L’impatto negativo sulla qualità del sonno più marcato è tra le donne (50% / 41%)
- Il 70% degli italiani ha sviluppato almeno un nuovo disturbo dall’inizio della pandemia
(Philips world sleep study 2021)
Il sonno riveste, quindi, un ruolo essenziale nei ritmi biologici del nostro organismo e la sua mancanza, o scarsa qualità, può incidere sulla salute fisica, mentale e sulla gestione delle varie funzioni come l’umore, il recupero fisico o la temperatura corporea. Inoltre, un buon riposo notturno è essenziale per l’apprendimento, la memoria e la capacità di affrontare lo stress quotidiano.
2) I CICLI DEL SONNO: STRUTTURA E DURATA
Conoscere quello che succede durante il sonno significa anche comprenderne la sua struttura perché il sonno è un processo dinamico ed è soggetto a continue variazioni dovute da molti fattori:
- attività elettroencefalografica (EEG)
- condizione fisica (respirazione, ormonale, frequenza cardiaca e pressione arteriosa)
- stato mentale
Sulla base dell’attività EEG sono state individuate due fasi principali del sonno, che si alternano a cicli durante la notte:
- fase REM(Rapid Eye Movement, denominata in questo modo per la presenza di movimenti oculari rapidi)
- fase NREM(non-REM, priva di movimenti oculari rapidi)
La fase NREM occupa in genere circa il 75% del sonno totale ogni notte e si divide a sua volta in 4 stadi:
Stadio 1 – addormentamento (le onde cerebrali Beta vengono sostituite da quelle Alpha)
Fase generalmente molto breve, occupa circa il 5% del sonno totale ed è il passaggio tra la veglia ed il sonno leggero. L’attività EEG rallenta e si possono notare, sotto le palpebre chiuse, lenti movimenti degli occhi.
Stadio 2 – sonno leggero (onde Theta)
Copre circa il 45% del sonno totale. La frequenza cardiaca rallenta, i muscoli si rilassano, sull’EEG compaiono elementi particolari come:
- fusi del sonno (inibiscono l’elaborazione di informazioni non necessarie così da garantire il giusto rilassamento all’organismo)
- complessi K (sono onde bifasiche che hanno la funzione di abbassare l’eccitazione corticale del cervello e di consolidare la memoria)
Stadio 3/4 – sonno profondo e sonno profondo effettivo (le onde Theta vengono sostituite da quelle Beta)
Copre circa il 25% del sonno totale. In questa fase la frequenza cardiaca rallenta ulteriormente, la pressione arteriosa si abbassa di circa il 20% rispetto allo stato della veglia, il respiro è molto regolare, le onde cerebrali sono molto lente ed ampie.
Il sonno NREM, per l’organismo, ha una funzione di recupero e di rigenerazione: durante questa fase il sistema vegetativo è in una condizione tranquilla, viene stimolata la produzione dell’ormone della crescita GH e si attivano la sintesi proteica e la funzione immunitaria. Inoltre vengono archiviati i ricordi a lungo termine”.
La fase REM occupa invece il restante 25% del sonno totale ed è caratterizzata da una attività EEG simile a quella dello stadio 1, ma associata ad una perdita totale del tono muscolare e a movimenti rapidi degli occhi. Questa è la fase dei sogni, durante la quale il sistema vegetativo è instabile con variazioni della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa.
In questa fase i muscoli di gambe e braccia sembrano paralizzati. Questo fenomeno di atonia muscolare, ancora non del tutto spiegato, è verosimilmente una risposta protettiva dell’organismo nei confronti dei sogni. In sintesi impedisce movimenti avventati e imprevedibili eventualmente generati dal sogno stesso.
La durata di ogni ciclo è di circa 90 minuti e durante la notte si alterna per 4/5 volte
3) CONSIGLI PER UN RIPOSO MIGLIORE
Alcuni semplici consigli che si possono adottare per migliorare la qualità del proprio riposo notturno:
- Il letto non è uno spazio multifunzione per lo studio, il lavoro o per guardare un film. Consigliamo di associarlo esclusivamente al riposo notturno. Maggiore sarà quest’associazione per l’organismo minore sarà il tempo di addormenteremo.
- All’interno della camera da letto favorire il buio e mantenere una temperatura fresca. Il riposo sarà migliore.
- Consigliamo di limitare l’utilizzo di dispositivi elettronici (smartphone, tablet ecc.) prima di mettersi a letto. La luce blu emessa da questi dispositivi inibisce il rilascio di melatonina e rende difficile l’addormentamento.
- Prediligere una cena leggera ed evitare il consumo di caffeina e alcolici.
- Nel limite del possibile, consigliamo di rispettare orari regolari per andare a letto e per la sveglia. Questo aiuterà l’efficienza dell’orologio biologico interno migliorando così il ritmo sonno veglia ed il metabolismo.